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PLURIUM XIV

Disponibile l’edizione del 2021 del bollettino dell’Associazione italo-svizzera per gli scavi di Piuro

Il nuovo bollettino dell’Associazione italo-svizzera per gli scavi di Piuro è particolarmente ricco di contributi; oltre agli immancabili saluti del Presidente è costituito da dodici articoli di carattere storico, artistico, editoriale, archivistico ed archeologico, frutto di passione per la ricostruzione della storia ma anche del desiderio di valorizzare il territorio.


Il quattordicesimo numero del Bollettino si apre con l’intervento di Aldo De Pedrini che espone le attività del 2020; la pandemia ha forzatamente ridotto le iniziative in programma ma non è riuscita a fermare l’interesse per la storia di Piuro raccontata attraverso i canali consentiti.

Da Cracovia arriva il contributo di Stanisław Kłosowski con Il piurasco Cristoforo Serta, giardiniere di Sua Maestà e mercante di grano nella cittadina polacca di Kazimierz Dolny”; tra le carte d’archivio il professore riferisce le attività del piurasco emigrato in Polonia.

Sempre grazie allo studio dei documenti antichi, Gloria Camesasca porta all’attenzione atti notarili del 1627 inerenti “I cròt de quartìn”, evidenziando l’importanza della toponomastica e dello studio attento delle carte per ricordarci che la storia “intesse le vite di tutti e si intreccia in maniera inestricabile con la realtà odierna”.

Guido Scaramellini ci conduce nella Parigi del Seicento portando alla luce la storia di Maria Lumaga, nata nella capitale francese da padre piurasco e da madre milanese, che abbandonò la vita agiata per aiutare ragazze in difficoltà e fondare la Congregazione cristiana di Saint Chaumond per la conversione degli eretici.

Con l’articolo di Cristian Copes entriamo nelle miniere piurasche del XVII secolo scoprendo il loro utilizzo e l’attività estrattiva di altri minerali diversi dalla pietra ollare.

Seguono i contributi di Diego Trinchera e Luca Marazzi con i quali ci addentriamo nel mondo dell’arte a Belfort e del “teatro al tempo della pandemia” del 2020, riscoprendo una diversa forma di spettacolo. Nonostante il distanziamento le rappresentazioni sono andate in scena. Scopriamo le serate con trame, immagini e spiegazioni di Diego Trinchera e attraverso le emozioni di Luca Marazzi che completa il teatro di Belfort con la suggestione della musica della sua chitarra.

L’antica Piuro risplende nelle quattro guide illustrate presentate da Guglielmo e Caterina Scaramellini e Germano Caccamo, un progetto editoriale che propone un nuovo modello di guida culturale e turistica che racconta in maniera succinta, accurata e chiara la Piuro antica anche a destinatari fin ora ignorati con una chiave di lettura nuova ed un innovativo uso delle immagini.

Gianni Lisignoli e Daniela Pedroncelli ci offrono un’ulteriore testimonianza storico-culturale di grande valenza, illustrando anche tecnicamente gli scavi che hanno portato alla luce l’acquedotto dell’antica Piuro.

L’articolo di Elisa Maccadanza sottolinea l’importanza della pietra ollare, protagonista di commercio fin dall’antichità, analizzando le fasi della lavorazione e i vari usi in ambito domestico e artigianale e portando i dati degli studi di ricerca che ritrovano la pietra ollare utilizzata in molti territori del nord Italia.

Con Cinzia Tommasi e Daniela Monaco ed il contributo di illustri collaboratori entriamo nel progetto AMALPI18, Alpi in movimento, che ha lo scopo di valorizzare il patrimonio culturale e naturale nel programma di Cooperazione INTERREG Italia – Svizzera 2014 – 2020; si espongono le attività previste con un lavoro sinergico dei territori che vedono in primo piano la realizzazione del Centro internazionale Grandi Frane Alpine della Valchiavenna.

La pubblicazione si conclude con un delizioso racconto dei bambini della V classe della scuola primaria di Prosto che arricchiscono la storia della frana di Piuro del 1618 con personaggi e vicende di vita quotidiana e con disegni che rappresentano la loro narrazione. Il bollettino è distribuito agli studenti ed è disponibile a Borgonuovo di Piuro al Museo Scavi a S. Abbondio dell’Associazione italo-svizzera per gli scavi di Piuro (www.piuroitalosvizzera.net) e al Centro multimediale InfoPiuro (www.infopiuro.it).

 
 
 

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