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PLURIUM XVIII ED. ANNO 2025

E’ uscito il “Plurium n. XVIII”, il bollettino annuale dell’Associazione italo-svizzera per gli scavi di Piuro, curato quest’anno da Daniela Di Somma e Aldo De Pedrini. Come da tradizione i primi a poterlo sfogliare sono stati, mercoledì 4 giugno, gli alunni della Scuola Primaria di Prosto, presenti il Presidente dell’Associazione Gianni Lisignoli , il sindaco Omar Iacomella ed alcuni autori dei testi. Attenti e curiosi i ragazzi che si sono appassionati alla “loro” storia ed hanno posto una raffica di intelligenti domande ai relatori.

Nel “Plurium” n. XVIII, dopo i saluti ed i ringraziamenti di Lisignoli, riconfermato a gennaio nella carica che ricopre dal 2005 accanto al vice Maurizio Michael, troviamo il resoconto delle attività 2024 da cui si può evincere la incessante operosità dell’Associazione piurasca.

Lo storico ricercatore polacco Stanislaw Klosowski è presente con ben due corposi articoli: nel primo tratta dei rapporti finanziari dei Werdeman (Vertemate)  con il re polacco Ladislao IV Vasa e documenta per la prima volta la liceità del titolo nobiliare concesso a Georg  Werdeman , il 30 settembre 1653, dall’ Imperatore Ferdinando III d’Asburgo, atto di nobilitazione riportato nell’immagine di copertina del “Plurium”; nel secondo articolo Stanislaw ripercorre la vita ed i successi dei mastri costruttori valchiavennaschi in Polonia, originari di Piuro, di Uschione e di Cola, in val Codera: Giovanni Battista e Mattia Trapola, Paolo de Lacola e Tommaso della Collo Trapolin.

Elena Preda, giovane nuovo ingresso nel Direttivo dell’Associazione, si sofferma su una prima dettagliata analisi dell’anello rinascimentale rinvenuto, quasi casualmente, nel letto della Mera a luglio dello scorso anno.

Luca Marazzi presenta un ritratto inedito di Vincenzo Vertemate Franchi, conservato nel Palazzo di Cortinaccio e traccia una puntuale storia della sua discendenza.

Cristian Copes ricostruisce la curiosa storia di un acquamanile a forma di unicorno rinvenuto a Piuro nel 1856 e finito in un negozio di antiquariato di Brighton, in Inghilterra, mentre Guido Scaramellini ripercorre la vita di un’ebrea che. dalla Casa dei Catecumeni di Venezia, giunge a Piuro in quanto sposa di certo Carlo Pasini, “luganeghero” a Venezia.

Non solo di scavi archeologici tratta il contributo di Gian Primo Falappi, ma di tutte le iniziative, musicali, teatrali ed editoriali, promosse dall’Associazione scavi in questi ultimi trent’anni. Piuro, “la Pompei delle Alpi”, potrebbe essere ricordata, secondo Falappi, anche come “la Vineda delle Alpi”, facendo riferimento all’antica leggenda sulla città tedesca di Vineda completamente distrutta e sprofondata nel Mar Baltico con tutti i suoi abitanti in seguito a un catastrofico uragano.

L’archeologa Elisa Maccadanza traccia una dettagliata sintesi panoramica dei risultati acquisiti nelle campagne di scavo al Mòt del Castèl dal 2022 al 2024.

Come ogni anno il bollettino si conclude con il contributo della Scuola primaria di Prosto: una simpatica visita della classe quinta, con la maestra Rita, al Museo di Sant’Abbondio ed a quello, inaugurato a settembre dello scorso anno, di Palazzo Vertemate.

Il bollettino viene distribuito gratuitamente agli iscritti all’Associazione, chi altro ne fosse interessato può trovarlo presso i musei di Sant’Abbondio o del Vertemate.

 
 
 

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